La testimonianza del rettore del Seminario

Intervista a Mons. Luigi Renna, Rettore del Seminario di Molfetta.
18 Settembre 2015

La testimonianza del rettore del Seminario

“È bello con te!”. È lo slogan che sta accompagnando la “MissioneGiovani2015” che i seminaristi del Regionale di Molfetta stanno vivendo in mezzo alle nostre comunità. È un appassionato “inno alla Bellezza”, come lo definisce don Nico Dal Molin (direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale delle Vocazioni) che ci permette di rivolgere lo sguardo verso il “Bello” per eccellenza, Cristo Gesù. È un itinerario che la Chiesa italiana sta proponendo ai tanti giovani che accompagna alla scoperta del progetto di felicità che Dio ha pensato per loro. Così, i seminaristi che in questi giorni stiamo conoscendo nei loro volti e soprattutto nelle loro storie raggiunte dalla “chiamata” a lasciare tutto per essere trasformati in pescatori di uomini, diventano per la Chiesa che è in Lecce riflesso della Bellezza di Dio. In un tempo e in un mondo nel quale sempre più spesso facciamo i conti con le brutture prodotte dagli egoismi che negano la logica del dono e della condivisione, abbiamo la possibilità di incontrare giovani, seminaristi della nostra terra di Puglia, che hanno il coraggio di indicarci “la via della Bellezza”. “È con te” la Bellezza. La Bellezza, la gioia di vivere, la pienezza dell’esistere è nella relazione. La felicità ha scelto di lasciarsi trovare percorrendo la strada dell’incontro, degli altri e di Dio. “Con Cristo” e “con gli altri” è la bellezza. I seminaristi in questi giorni ci raccontano storie di vite realizzate nello “stare” con Cristo e con gli altri. Ecco perché l’Arcivescovo D’Ambrosio, nel rivolgersi con la sua lettera ai giovani della nostra Chiesa ha voluto sottolineare che il suo stesso essere pastore in mezzo a noi ha lo stile della prossimità: “Vorrei raggiungere ciascuno di voi, cari giovani, lì dove siete, senza distinzione alcuna, per mettermi in ascolto della vostra ricca interiorità, per condividere un tratto di strada insieme, forse anche il vostro silenzio, le vostre tante domande, la preoccupazione per il domani. Vi prego di sentirmi con voi: ci accomuna l’avventura della vita, l’abitare questo nostro tempo, la ricerca costante del volto di Dio nelle pieghe e nelle piaghe della storia. Sono pellegrino con voi! Tento di camminare, anche se con un po’ di fatica a causa del passo più lento, sulle vostre strade”.

Nelle nostre Comunità parrocchiali la presenza dei seminaristi ha portato una ventata di entusiasmo, un’aria di attesa e di trepidazione. Tanto ci si aspetta da questi giovani chiamati. È vero. Tanto abbiamo già ricevuto e riceveremo dalla loro presenza che testimonia il “passaggio” di Cristo sulle rive del loro “mare di Galilea” e l’accoglienza della Sua chiamata: “Seguimi”. Non dimentichiamo, tuttavia, che prima di ogni cosa l’esperienza del loro essere dentro alle pieghe della nostra Chiesa sarà per loro motivo di crescita, di esperienza che fa maturare. In questi giorni i seminaristi avranno l’opportunità incredibile di incontrare l’uomo che lotta, soffre, spera, l’uomo che ha incontrato il Dio della vita e chi quel Dio lo ha perduto da tempo o lo cerca da sempre. Incontrano l’uomo nel volto dei nostri giovani che a loro confideranno inquietudini e aspirazioni, domande e provocazioni. È bello pensare che se oggi questi seminaristi si stanno formando per diventare sacerdoti, lo stile del loro essere domani ad “immagine del Buon Pastore” in mezzo al popolo a cui Dio li manderà, sarà dipeso anche dall’esperienza fatta in questi giorni incontrando l’uomo nei giovani della Chiesa di Lecce.

SPEDICATO Stefano